LONDRA BRUCIA E LA RIVOLTA DILAGA IN ALTRE CITTà BRITANNICHE

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. _*Sha*_
     
    .

    User deleted


    1- LONDRA BRUCIA E LA RIVOLTA DILAGA IN ALTRE CITTà BRITANNICHE TRA CUI MANCHESTER, BIRMINGHAM, DOVE È STATO DATO ALLE FIAMME UN COMMISSARIATO, LIVERPOOL E BRISTOL - 2- LA RIBELLIONE SI È ESTESA DA NORD A SUD GRAZIE AL TAM TAM (CRIPTATO) VIA TWITTER E SMARTPHONE, TANTO CHE LE AUTORITÀ HANNO ANNUNCIATO UN GIRO DI VITE: “ARRESTEREMO CHIUNQUE CERCHERÀ DI RADUNARSI USANDO I SOCIAL NETWORK” - 3- CAMERON, ANCORA STORDITO DAL MURDOCH-GATE, INTERROMPE LE VACANZE IN TOSCANA PER GESTIRE UNA RIVOLTA CHE HA PRECEDENTI SOLO NEI GHETTI DI LOS ANGELES - 4- NON è UNA RIBELLIONE DI MASSA MA UNA GUERRIGLIA CHE COINVOLGE LA RABBIA DI SOGGETTI DI DIVERSA ESTRAZIONE: IMMIGRATI NERI, DISOCCUPATI BIANCHI, TEPPISTI COMUNI



    Da "la stampa.it"

    La guerriglia urbana che da tre giorni è divampata a Londra non si placa. La situazione si è aggravata nella notte: le violenze sono dilagate in numerosi quartieri della capitale e in altre città britanniche tra cui Manchester, Birmingham, dove è stato dato alle fiamme un commissariato, Liverpool e Bristol. Negozi saccheggiati e ristoranti presi d'assalto, auto e edifici incendiati: era questo il "panorama" della notte nei quartieri di Croydon, Peckham, Ealing, Lewisham, Clapham Junction, Newham, Bethnal Green, East Dulwich e Clapham.

    Situazione di anarchia
    La ribellione si è estesa da nord a sud grazie al tam tam via Twitter e Blackberry, tanto che le autorità hanno annunciato un giro di vite: «Arresteremo chiunque cercherà di radunarsi usando i social network». Ma la rivolta sembra non placarsi. Gli agenti di polizia vengono affrontati con mazze da baseball e spranghe di ferro e nei quartieri di Ealing e Clapham sono stati schierati i mezzi blindati nelle strade. I principali quotidiani britannici hanno esplicitamente parlato nei loro titoli di apertura di anarchia.

    Cameron rientra dalle vacanze
    Le rivolte hanno costretto il primo ministro David Cameron a interrompere le ferie in Toscana e a rientrare nella capitale. In giornata è prevista una riunione di emergenza presieduta dal numero uno di Downing Street con il ministro dell'Interno, il capo della polizia e i servizi di soccorso.
    londralondra

    1700 agenti schierati
    Scotland Yard ha annunciato di aver messo a disposizione altri 1.700 agenti supplementari per far fronte ai peggiori incidenti nella capitale britannica da molti anni. Dall'inizio delle violenze, scoppiate sabato dopo la morte di Mark Duggan, un 29enne ucciso a Tottenham dalla polizia, sono 450 le persone arrestate, tra cui un adolescente di undici anni. A Brent, nordovest della capitale, tre persone sono finite in manette con l'accusa di tentato omicidio dopo l'investimento di un agente che tentava di fermare dei sospetti saccheggiatori. Tra gli agenti si sono registrati oltre 30 feriti. Fonti di polizia hanno diffuso la notizia di un 26enne ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato ferito da colpi di arma da fuoco a Croydon (sud Londra).
    londralondra



    Salta la partita del West Ham
    A causa dei gravi incidenti è stato inoltre rinviato l'incontro tra il West Ham e l'Aldershot Town, valido per la Carling Cup. Stessa sorte hanno subito altri due incontri previsti per martedì: Charlton Athletic-Reading e Crystal Palace-Crawley Town.



    2- È L'INTIFADA DEGLI ARRABBIATI E DEI DISOCCUPATI
    Fabio Cavaliera per Corriere della Sera

    Quei bastardi...» inveisce la proprietaria della panetteria-bar all'angolo di Coldharbour Lane con Effra Road. «Che m'importa se hanno sfasciato le vetrine del negozio, quelle le cambio in fretta. Il problema è un altro, è che adesso si tornerà a dire che Brixton è pericolosa, che è in mano ai delinquenti. Bugie ma le conseguenze degli attacchi dei vandali, per noi, saranno terribili a livello di immagine». Di origine giamaicana. «Non le dico il nome, mi chiami come vuole, anzi mi chiami signora brioscina». La mattinata l'ha cominciata così: distribuendo «brioscine», cupcake, gratis per tutti. «Noi amiamo la gente - dice - di ogni etnia, di ogni Paese. Non siamo la periferia violenta, siamo la periferia dell'amore».

    Armati di bastoni, i teppisti, centinaia di giovani teppisti hanno scatenato l'inferno, nella notte fra domenica e lunedì e nel pomeriggio di lunedì. Secondo round. Come a Tottenham, un giorno prima. È esplosa la guerriglia delle bande. Nel nord londinese, a Enfield, Hackney e Walthamstow, poi nel sud a Brixton, Lewisham e Peckham. Devastazioni. Perché?

    È l'intifada degli arrabbiati e dei disoccupati, pure dei delinquenti comuni che si mischiano e si organizzano in gruppetti, che si danno appuntamento per le razzie, incendiano gli edifici, rapinano i megastore, fino all'alba tengono sotto scacco Scotland Yard e rovinano le vacanze del ministro dell'Interno, la signora Theresa May che se ne stava allegra in campagna e torna in fretta e furia perché c'è da capire che cosa è all'origine dei fuochi improvvisi e diffusi della rivolta.

    Ci sono i vecchi e i nuovi poveri coi nervi a fior di pelle: hanno perso il lavoro o non lo trovano. E ci sono le minoranze etniche che si sentono discriminate, assillate, pressate dalla polizia. Ma assieme a loro pescano nel torbido i professionisti del crimine. I vandali delle gang che pensano ai loro traffici, che si travestono e s'insinuano nelle pieghe del disagio.

    La scintilla l'ha provocata l'omicidio di Mark Duggan, 29 anni, padre di quattro figli, freddato a Tottenham dai poliziotti. Da lì l'incendio sociale si è allargato alle due sponde del Tamigi, in un raggio di una decina di chilometri. A Nord e a Sud.

    Brixton è «la casa spirituale» dei giamaicani. Ma non solo la loro. Qui venne in pellegrinaggio Nelson Mandela nel 1996, proprio dove sono avvenute le incursioni di domenica notte. «Ci portò un messaggio di pace». Nel 2000 passò pure Mike Tyson, il pugile. Fu acclamato come un eroe da migliaia di neri e col megafono, da una finestra del commissariato locale, arringò: «I neri di ogni angolo del mondo devono venire a Brixton, la nostra Brixton».

    I neri sono la maggioranza ma si parlano 130 lingue e dialetti. Erano posti di fame e di emarginazione, bombardati e distrutti nella seconda guerra mondiale. Col tempo l'area è risorta, diventando l'approdo degli afro-caraibici, il 7 per cento della popolazione londinese secondo il censimento del 2011. Musicisti, commercianti, artigiani, gente che si è integrata.

    Dopo le rivolte dei primi anni Ottanta, le etnie si sono affiancate e mescolate, hanno trasformato questo sud londinese nel tempio del reggae e del rock. Discoteche e locali di tendenza. Alla Brixton Academy, una sala di concerti di fama mondiale, hanno suonato i Rolling Stones, i Dire Straits, Bruce Springsteen, Bob Dylan, i Rem.

    A Brixton sono nati David Bowie e Paul Simonon, il bassista dei Clash che ha composto l'«inno» di Brixton, «Guns of Brixton», le armi di Brixton. Comincia così: «Quando prendono a calci la tua porta come ne esci? Con le mani sopra la tua testa? O sul grilletto della tua pistola?». Facile catalogarlo come quartiere difficile. Non è così.

    «Sono stereotipi vecchi». Voci raccolte in Brixton Road, il cuore del quartiere, nelle ore successive ai saccheggi. Domenica c'era una festa di strada. Allegria e balli. Chi lo immaginava quel seguito notturno fino all'alba di assalti e ruberie? Jar Sharp, 34 anni, da 31 vive a Brixton: «Pensavo che il quartiere fosse guarito dai suoi mali. Forse mi sbagliavo ma Brixton non è un ghetto». Mark Bray, 38 anni: «I rivoltosi non ci fanno alcun favore». Sam Grafe, 16 anni: «Qui come a Tottenham o a Hackney il malessere dei giovani viene sfruttato dai delinquenti, è la scusa per le loro razzie». Laura Kurna, 30 anni: «Capisco la frustrazione dei ragazzi, il nostro clima politico ed economico è pessimo. Però, non mi piacciono le violenze».



    Non sono solo pochi e isolati teppisti quelli che bruciano le periferie londinesi. Confessa Agnese Spark, che lavora in un negozio di sport in Brixton Road: «L'altra notte ho visto decine e decine di persone normali raccattare di tutto dalle vetrine distrutte a colpi di bastone». Non è una ribellione di massa. È guerriglia che coinvolge soggetti diversi per estrazione. Difficile da controllare e da spegnere. L'insurrezione dei giovani neri e bianchi disperati e dei selvaggi delle gang. Clima orribile.







    Continuo a dire che il mondo sta andando piano piano a pezzi!! :(
     
    .
  2. -*iReNe*-
     
    .

    User deleted


    Mi fa male leggere queste righe.. L'uccisione di quel ragazzo è stato un pretesto per far venir fuori tutto il malessere di quella gente.. E' una cosa terribile, spero veramente per i londinesi che la situazione si calmi il più presto possibile.
     
    .
  3. -Giulz-
     
    .

    User deleted


    Speriamo davvero!! Non è possibile tutta questa criminalità! e non è possibile che credere ad un ideale diventi un pretesto per certe persone per fare determinate cose! Perchè senza rendersene conto vanno contro quell'ideale stesso!
     
    .
2 replies since 10/8/2011, 11:03   96 views
  Share  
.